giovedì 28 aprile 2011

Dialogo con me stessa..

Colore? Non credo che oggi abbia un colore.. la delusione che colore ha?
Forse Grigio, ma molto scuro, non nero però.


La delusione di un altro misero fallimento ora mi sta facendo stare male.. ma perchè così tanto?
In fondo non è niente di irreparabile, posso comunque, con un po' d'impegno in più, salvare il lavoro svolto fino ad ora.. Ma oggi, stasera, questo ennesimo fallimento mi sta distruggendo, sta distruggendo un'armonia già in bilico, un progetto che con molta fatica stavo tentando di realizzare.. ma, puff, una piccola difficoltà e già mi trovo stesa a terra, senza una ragione per alzarmi.
La ragione ce l'hai: se non ti alzi, non puoi camminare. 
Camminare è faticoso.
La vita è un sentiero da percorrere: se non cammini, non vivi;
Allora vivere è faticoso.
Beh, Capitan Ovvio, lo sanno tutti che non è una passeggiata, ma una strada tortuosa, piena di insidie, salite e tratti al buio. Ricordati dei momenti sulla pianura, soleggiata e piena di fiori profumati. 
Già, quelli in questi momenti li dimentico. Ma è sempre così quando si cammina: ti ricordi solo la fatica.
Sbagliato! Quando arrivi ricorderai solo la bellezza della meta e l'aria fresca che ti rigenera. 
Ma la meta è lontana e nel frattempo vedo solo la fatica, il sudore e le lacrime per i graffi e le ferite.
Pensa alla meta.. Quante volte ti è capitato di essere sul punto di dire "non ce la faccio più, mi arrendo" e poi invece una Forza ti ha aiutata a camminare?
Touché.. tante volte.. e allora perchè ora non arriva?
mmmh.. ti racconto una favoletta
Nooo! non sono più una bambina.
Si che lo sei, tutti lo siamo.. zitta e ascolta..
Una notte un uomo fece un sogno. Sognò di passeggiare lungo la spiaggia.
In cielo balenavano scene della sua vita. Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia.  Però notò anche che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte, durante i periodi più sfavorevoli e più tristi della sua vita. Ne rimase disorientato e interrogò l'uomo che camminava a fianco a lui.
" Tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti, 
tu avresti camminato tutta la strada accanto a me, ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita vi era una sola serie di orme. Non capisco perché, quando avevo più  bisogno di te, mi hai abbandonato."
Egli rispose: 
"Mio amato figlio, io ti amo e non ti abbandonerei mai. Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza, quando ti sentivi solo e abbandonato, quando vedevi solo una serie di orme, quelli sono i momenti in cui 
io ti ho portato in braccio"
E con questo vorresti dire che adesso la fatica che sento, la stiamo sentendo in due?
Esatto.. non stai camminando sola, hai sempre l'Uomo buono e gentile che ti sorregge e, certe volte ti porta in braccio..